È stato presentato ieri sera, 22 ottobre, alla Festa del Cinema di Roma il cortometraggio Unfitting, che segna il debutto alla sceneggiatura e alla regia di Giovanna Mezzogiorno, attrice vincitrice di numerosi premi nel corso della sua carriera cinematografica, tra cui un David di Donatello e quattro Nastri d’argento.
Nato da un’idea di Silvia Grilli, Unfitting riflette con ironia sui canoni estetici dominanti, e in particolare sulle difficoltà quotidiane delle attrici vittime di una vera e propria “dittatura estetica” che ne mina le certezze e l’autostima.
Per Giovanna Mezzogiorno, purtroppo, è una vicenda autobiografica: durante la presentazione, si è scagliata contro l’industria del cinema, che l’avrebbe emarginata poiché “inadeguata” ai canoni estetici dopo la nascita dei suoi figli Leone e Zeno: «Ero ingrassata anche per colpa mia, dopo la nascita dei gemelli mi sono lasciata andare e ho trascurato l’esercizio fisico. Ma sono stata presa di contropiede dall’atteggiamento del mio ambiente».
«Nessuno mi è stato vicino, a parte i medici che mi hanno seguita – ha rivelato l’attrice e regista a Il Messaggero -. Le donne sono state molto più crudeli degli uomini. La solidarietà femminile non esiste».
Da qui la decisione di raccontare la sua storia in un cortometraggio, che vede nel cast Carolina Crescentini, Fabio Volo, Ambra Angiolini, Marco Bonini, Massimiliano Caiazzo e Moira Mazzantini. «Volevo raccontare la mia storia che somiglia a quella di tante altre donne penalizzate perché non sono fisicamente perfette. Io, che ho quasi 50 anni, sono stata molto male. Ma per una ragazza questo tipo di pressione può essere devastante».
Questa la sinossi del corto presentato alla Festa del Cinema di Roma:
La protagonista del corto di Giovanna Mezzogiorno, che porta il suo stesso nome, subisce un susseguirsi di azioni e ordinaria crudeltà da parte della regista del film che sta girando, del produttore e dell’addetto stampa. Una sola voce si erge in sua difesa: quella di un giovane attore. Quanto è difficile per un’attrice, per una donna, lottare contro registi, produttori, addetti stampa, che la sottopongono quotidianamente ad azioni di ordinaria e talvolta inconsapevole crudeltà? Con ironia, Giovanna Mezzogiorno esordisce nella regia, raccontando in pochi minuti le traversie della protagonista, costretta a confrontarsi ogni giorno con un continuo giudizio critico, che ne mina l’autostima.
Photo by Daniele Venturelli/WireImage/Getty Images
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