Emanuela Pacotto al Best Movie Comics & Games: «Posso essere mille personaggi, vivere mille avventure»

La voce di Bulma, Nami e Sakura svela i segreti del suo lavoro in un affollato talk che inaugura l'evento per i 20 anni della rivista

Emanuela Pacotto al Best Movie Comics & Games: «Posso essere mille personaggi, vivere mille avventure»

La voce di Bulma, Nami e Sakura svela i segreti del suo lavoro in un affollato talk che inaugura l'evento per i 20 anni della rivista

emanuela pacotto best movie comics and games

Il primo grande appuntamento del Best Movie Comics & Games, la due giorni che celebra i 20 anni della rivista, è con la doppiatrice, attrice e cantante Emanuela Pacotto – la voce di Dragon Ball, One Piece, Naruto e tanto, tanto altro dal mondo della pop culture.

Un lavoro iniziato per caso, rivela la star del panel “Emanuela Pacotto: la voce degli anime”: «Ho cominciato da piccolissima grazie a mia mamma, mi ha fatto entrare in questo coro di bambini con il quale ho cominciato a muovere i primi passi nel mondo non del doppiaggio, ma dello spettacolo». Un ambiente che l’ha sempre divertita e appassionata: «Ho voluto diventasse sempre più importante […] Quando mi hanno offerto il ruolo di Marika in Love Me Licia, mi hanno dato la possibilità di doppiarmi: ho debuttato doppiando me stessa, una cosa assurda».

Il primo provino importante l’ha portata al ruolo di Alvin nella serie animata Alvin rock ‘n’ roll: «La mia voce era vicina come timbro a quella originale. Se sono qui dopo tanti anni evidentemente la mia voce piace». E parecchio, considerando il pacchetto di personaggi che Emanuela Pacotto ha interpretato nel corso degli anni: Bulma di Dragon Ball, Nami di One Piece, Sakura di Naruto, Jessie dalla serie dei Pokemon, Rina di Slayers e ancora My Little Pony, Magica Doremi e tanto altro. Una fama in crescendo, ma secondaria: «Non ho mai pensato di farlo per diventare famosa, per la notorietà. Non me ne sono mai resa conto. Non l’ho scelta questa fama, è stata mossa dalla passione».

Durante il panel al Best Movie Comics & Games, Emanuela Pacotto ha svelato anche i segreti del suo mestiere: «Il doppiatore è l’anello finale di una lunga catena. Si lavora su tre turni giornalieri, può capitare di fare al mattino una serie animata, mangiare un panino per strada, correre a fare una pubblicità e poi la sera un telefilm o un videogioco. Ogni tanto hai una crisi d’identità, è molto divertente: la noia non fa parte di questo lavoro».

A chi vorrebbe avvicinarsi a questo mondo, la celebre doppiatrice consiglia un percorso di studi che parta dalla recitazione, anche per perfezionare quella versatilità necessaria al mestiere: «Ogni prodotto ha una sua peculiarità: negli anime la voce è una caratteristica importante per riuscire a leggere il personaggio. Per i videogiochi è un lavoro diverso, spesso lo facciamo senza neanche l’immagine. L’esperienza aiuta molto».

Entrando poi nel merito della sua vasta carriera, Emanuela Pacotto ha svelato il personaggio che in qualche modo l’ha segnata di più: «Rina di Slayers. Mi ha fatto fare il salto, ha catturato l’attenzione degli appassionati, hanno iniziato a chiedersi chi c’era dietro quella voce, mi hanno associato ad altri personaggi. Mi ha cambiato la vita». Parlando del più complesso, invece, ha raccontato un particolare aneddoto: «Mi è capitato un personaggio che in originale parlava strano, abbiamo deciso di doppiarlo con gli accenti spostati, ma dopo tre ore così non capivamo più niente! Un incubo!». Non è mancato inoltre un accenno a Nami, personaggio che tornerà a interpretare nell’imminente nuovo film One Piece Film: Red: NAMI: «Quando torno a doppiarla sono emozionata come la prima volta. Mi sento una responsabilità pazzesca addosso, ho ancora timore di deludere, di non saper restituire quello che il personaggio merita. Quando mi ritrovo davanti al leggio è come ritrovare un amica». 

In chiusura, prima di ricevere a sorpresa e con grande entusiasmo il primo premio speciale del ventennale di Best Movie per il doppiaggio, rispondendo alle domande dei tanti fan presenti all’evento ha svelato quale è per lei la parte più bella del suo lavoro: «Poter essere mille personaggi, vivere mille avventure. Nella vita reale non potresti mai vivere l’avventura di un mini pony, no?».

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