Sarah Michelle Gellar è diventata un’icona del mondo delle serie TV grazie al suo ruolo da protagonista in una delle serie più in voga a cavallo del millennio, Buffy l’amazzavampiri, andata in onda per ben sette stagioni tra il 1997 e il 2003, arrivando ad un totale di 144 episodi.
La Gellar si è affermata come una delle prime eroine del settore, tuttavia l’attrice non ha fatto mistero di come, a suo modo di vedere, alcuni colossi cinematografici siano ancora piuttosto indietro sulla questione della rappresentanza femminile. L’attrice in particolare non ha potuto fare a meno di notare come i progetti targati Marvel Studios diretti da donne vengano spesso poco apprezzati dal pubblico:
«Ogni volta che un film Marvel cerca di mettere insieme un cast femminile, viene semplicemente distrutto… Purtroppo il pubblico non sembra propenso ad accettarlo. C’è ancora questa mentalità del ‘supereroe maschio’, questo modo di pensare retrogrado».
Le parole della Gellar si riferiscono probabilmente a progetti come Captain Marvel ed Eternals, sul grande schermo, e Ms. Marvel sul piccolo, che sono stati recensiti su vari aggregatori di voti prima ancora di essere rilasciati. In seguito questi sono poi stati presi di mira da troll e hater che hanno applicato una vera e propria rappresaglia di review bombing al fine di screditare specificatamente i prodotti con protagoniste supereroine.
Sul fronte della carriera, Sarah Michelle Gellar ha poi confermato – nonostante se ne parli ormai da tempo – di non essere interessata a prendere parte ad un revival delle avventure di Buffy: «Sono molto orgogliosa dello show che abbiamo creato, e non credo che ciò sia necessario. Sono però favorevole ad una continuazione della storia, perché c’è il tema dell’emancipazione femminile».
L’attrice ha poi aggiunto:
«Mi piace il modo in cui lo spettacolo è stato lasciato, con lei che chiude il suo discorso affermando: ‘Ogni ragazza che potrebbe avere il potere, avrà il potere, e se vorrà ribellarsi, lo potrà fare’. […] Ma come ho detto, le metafore di Buffy erano appunto gli orrori dell’adolescenza. Potrò anche sembrare giovane, ma di certo non sono più un’adolescente».
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Foto: Marvel Studios / Jesse Grant / GettyImages
Fonte: Variety
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