È morto Terence Davies: addio al regista britannico di Voci lontane, sempre presenti

Scompare all'età di 77 anni il cineasta noto per i film autobiografici ambientati nella Liverpool della classe operaia Voci lontane... sempre presenti (1988) e Il lungo giorno finisce (1992)

È morto Terence Davies: addio al regista britannico di Voci lontane, sempre presenti

Scompare all'età di 77 anni il cineasta noto per i film autobiografici ambientati nella Liverpool della classe operaia Voci lontane... sempre presenti (1988) e Il lungo giorno finisce (1992)

Terence Davies morto

Terence Davies, regista e sceneggiatore britannico noto per i film autobiografici ambientati nella Liverpool della classe operaia, Voci lontane… sempre presenti (1988) e Il lungo giorno finisce (1992), è morto all’età di 77 anni. Il cineasta è trapassato  “serenamente a casa dopo una breve malattia” nella sua casa nell’Essex, come si legge nell’annuncio della scomparsa, pubblicato dai familiari sul profilo ufficiale del cineasta su Instagram. 

QUI IL POST CHE ANNUNCIA LA MORTE DI TERENCE DAVIES (per visualizzarlo occorre essere loggati a Instagram)

Si legge nel testo che accompagna una foto del regista defunto: «È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Terence Davies, morto serenamente a casa dopo una breve malattia, avvenuta oggi 7 ottobre 2023. Pulvis et Umbra SumusNon siamo che polvere e ombre” (Orazio) “E se vuoi, ricorda, E se vuoi, dimentica.” (Christina Rossetti) Terence Davis (1945 – 2023)».

Davies nasce il 10 novembre 1945 (avrebbe compiuto 78 anni tra poco più di un mese) e cresce a Liverpool, in una numerosa famiglia della classe operaia, segnata dalla prematura morte del padre che porta Davies a crescere sotto i rigidi dettami cattolici della madre.

Dopo aver lavorato dieci anni come commesso in un’agenzia di spedizioni e come ragioniere in uno studio contabile, nel 1971 entra nella Coventry School of Drama, dove scrive e dirige il suo primo cortometraggio, Children, finanziato dal Production Board del British Film Institute. Entrato poi alla National Film School, realizza come film di diploma Madonna and Child (1980). Con il successivo Death and Transfiguration (1983) conclude quella che viene poi presentata nei festival cinematografici internazionali come The Terence Davies Trilogy (1984).

Nel 1988 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Voci lontane… sempre presenti (Distant Voices, Still Lives), vincitore del Pardo d’oro al Festival di Locarno e del premio FIPRESCI al 41º Festival di Cannes, nella Quinzaine des Réalisateurs. Seguono Il lungo giorno finisce (The Long Day Closes) (1992), Serenata alla luna (The Neon Bible) (1995), tratto da un romanzo di John Kennedy Toole, entrambi in concorso al Festival di Cannes, e La casa della gioia (The House of Mirth) (2000), tratto da un romanzo di Edith Wharton e con Gillian Anderson.

Con Il lungo giorno finisce (1992) il regista racconta la Liverpool degli anni ’50 dove vive un ragazzo introverso e solitario con una grande passione per il cinema, oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei e anche della sua famiglia, che lo considera poco intelligente.

Passano otto anni prima che Davies presenti la sua successiva opera cinematografica, Of Time and the City, documentario sulla sua città natale, presentato come proiezione speciale nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2008.

Nel 2011 realizza Il profondo mare azzurro, trasposizione dell’omonima opera teatrale di Terence Rattigan, interpretata da Rachel Weisz e Tom Hiddleston. Con Sunset Song (2015), presentato in Italia al Torino Film Festival, racconta la storia di una famiglia di contadini che lotta per sbarcare il lunario nel nord-est della Scozia.

Il regista ha ricevuto infine grandi consensi per il film A quiet passion (2016), con Cynthia Nixon nel ruolo della poetessa solitaria Emily Dickinson, sua penultima fatica. Il suo ultimo film è Benediction (2021) con Jack Lowden nei panni del poeta Siegfried Sassoon, che ne illustra l’esistenza, dal ricovero forzato in un ospedale psichiatrico per via delle sue posizioni contro la guerra alla conversione al cattolicesimo, passando per le relazioni clandestine con alcuni uomini da lui consumate durante la prima guerra mondiale.

Foto: Getty (Brent N. Clarke/FilmMagic)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode