Se il tuo angelo custode si chiama Peter Jackson le probabilità di arrivare in Paradiso non saranno certo poche. Lo sa bene il giovane regista Neill Blomkamp che il prossimo 7 marzo si troverà a sfoggiare il suo abito migliore sul tappeto rosso del Kodak Theatre di Los Angeles, dove il suo primo lungometraggio gareggierà con il top del cinema d’Oltreoceano in ben 4 categorie degli Academy Awards, meglio noti come premi Oscar. Si tratta di District 9, originalissimo film di fantascienza, costruito in parte come finto documentario, che arriva oggi in tre diverse edizioni home video.
Noi abbiamo visto in anteprima l’edizione Blu-ray disc e vi raccontiamo qui che cosa troverete…
La scena da non perdere
Un enorme robot alieno fa strage di nigeriani e, riconoscendo in lui la componente di DNA alieno, si arresta di fronte a Wikus consentendogli di entrare al suo interno e pilotarlo. Wikus si lancia tra le baracche del District 9 con quest’arma micidiale che risponde ai suoi comandi leggendogli nel pensiero e si difende così dall’attacco dei soldati dell’MNU venuti per riportarlo al quartier generale e farne una cavia. Alcune curiosità sugli effetti sonori usati in questa scena vengono raccontate nel contenuto speciale del doppio disco e del Blu-ray disc, dal titolo Director’s log (terzo capitolo).
Contenuti speciali
Cinechat
Per usufruire di questo servizio è necessario che il proprio lettore Blu-ray sia collegato a Internet attraverso un cavo LAN o via wireless. La cinechat consente di connettersi in tempo reale usando un account registrato precedentemente e di chattare con gli altri spettatori in linea in quel momento. È possibile selezionare anche un elenco di utenti con i quali aprire una chat di gruppo per condividere “a distanza” la visione del film e scambiarsi in diretta commenti e opinioni. Per digitare il testo sullo schermo compare una tastiera sulla quale è possibile spostarsi con il telecomando o utilizzare il proprio pc o cellulare collegati a Internet.
Commento del regista e co-sceneggiatore Neill Blomkamp
Abilitando questa opzione è possibile guardare il film ascoltando in sottofondo il commento vocale (solo in inglese) del regista, con l’eventuale inserimento della sottotitolatura in italiano. Neill Blomkamp racconta sia curiosità sulla lavorazione del film che il significato di certe scelte di sceneggiatura. L’ambientazione in Sudafrica per esempio è stata individuata per la sua componente xenofoba tra gli abitanti dei bassifondi e i comuni intorno a Johannesburg contro gli Zimbaewiani che tempo fa si erano spostati in Sudafrica in cerca di una vita migliore.
Funzione movieIQ
Disponibile previa connessione a Internet del lettore Blu-ray, consente di avere informazioni in diretta del film (regista, interpreti, curiosità ecc.) senza dover interrompere la visione.
Johannesburg dall’alto: Vista dal satellite e dettagli del mondo di District 9, mappa interattiva
Una panoramica dei punti nevralgici del quartier generale dell’MNU del Distetto 9 e della nave aliena. Selezionando ciascuna di queste aeree è possibile acquisire informazioni e dettagli su procedure di controllo, alieni e armi aliene. Ogni zona è contraddistinta dal segnale indicante il livello di pericolo.
Scene eliminate
Sono presenti 22 scene eliminate. Non sono doppiate, ma solo sottotitolate in italiano.
Eccone alcune:
Alcuni impiegati dell’MNU che spiegano le procedure dello sfratto degli alieni: nella perlustrazione dei District 9 si imbattono in quello che viene definito uno “scantinato criogenico”, una specie di frigo dove i nigeriani congelano gli alieni insolventi fino a che qualcuno della famiglia salda il debito. Solo allora l’alieno viene scongelato.
Dei nigeriani contrabbandano un alieno millantando il fatto che le sue membra curino qualsiasi tipo di malattia.
Un venditore nigeriano mostra la sua mercanzia: polmoni e pelle di bue, frattaglie varie e soprattutto teste di bue, il cibo preferito dagli alieni.
Una guaritrice sangoma spiega come confeziona i suoi talismani: polveri, oli animali e pezzi di mutanti. Uno stratagemma infallibile contro gli alieni.
Wikus fa la cronaca di quello che sta accadendo alle sue spalle: un alieno ha dato fuoco alla sua baracca. Un’iniziativa adottata per protesta e per impedire all’MNU di perquisirla.
Un telegiornale della tv di Joannesbourg mostra un’intervista al signor Michael direttamente dal quartier generale del MNU, proprietario di una ditta che si è occupata di studiare la nave madre con la quale gli alieni sono arrivati sulla Terra. Michael espone una teoria molto interessante che spiegherebbe perché gli alieni non siano in grado di aggiustare la loro navicella.
Alcune scene mostrano l’attore che interpretava l’alieno, vestito con la tuta con i sensori che hanno permesso ai tecnici di catturare i movimenti col computer e riprodurli poi in computer grafica grazie alla tecnica della roto-capture, una variante della motion capture.
Una lezione di biologia spiega il sistema riproduttivo degli alieni mostrando le loro uova.
La problematica aliena – Il diario del produttore cinematografico. Un documentario in tre parti
Una sorta di diario di set diviso in capitoli.
Il regista Neill Blomkamp, il protagonista Sharlto e il produttore Peter Jackson e la co-sceneggiatrice Terri Tatchel raccontano com’è nata l’idea del film e il cortometraggio da cui è partito tutto (Alive in Johannesburg). Peter Jackson confessa che ad affascinarlo più di tutto è stata dall’inizio l’originalità di questo progetto. Nel corso dei 4 capitoli la parola passa anche agli altri interpreti e al direttore della fotografia che aggiungono commenti e curiosità legati alle riprese. Il terzo capitolo è ambientato negli studi di post produzione della Weta Digital in Nuova Zelanda, gli stessi dove è stato realizzato il montaggio de Il signore degli anelli.
Metamorfosi: la trasformazione di Wikus
Un dietro le quinte nella fase di make up del protagonista Sharlto Copley dopo l’infezione aliena che lo trasforma in un mutante. Per realizzare il braccio alieno, le ferite e tutto il resto ci volevano anche 5 ore di trucco, durante le quale l’attore rilasciava commenti alle telecamere.
Innovazione: la recitazione e l’improvvisazione di District 9
Il regista, la sceneggiatrice e gli attori raccontano quanto sia stato fondamentale il fattore improvvisazione sul set al fine di rendere il più realistico possibile lo stile documentaristico del film.
Ideazione e design: creare il mondo di District 9
Il supervisore degli effetti prostetici Joe Dunckley spiega le fasi del processo creativo a cominciare dalla progettazione del design. Gran parte del lavoro è stato realizzato dalla Weta Workshop nei suoi studi in Nuova Zelanda. Greg Broadmore, designer dei modelli principali della Weta, parla del lavoro fatto per dare vita all’armeria aliena, mostrando alcuni delle migliaia di illustrazioni realizzate.
Generazione aliena: gli effetti speciali di District 9
La parola passa a Robert Habros e Dan Kaufaman, supervisori degli effetti speciali che raccontano i dietro le quinte della progettazione degli fx, che comprende largo uso della motion capture per la realizzazione degli alieni in computer grafica.