Il mondo del cinema e della tv è disseminato da decine e decine di adattamenti di romanzi più o meno amati da pubblico e critica, molti dei quali sono divenuti, nel corso degli anni, dei veri e propri cult ricordati ancora oggi. Ma cosa ne pensano gli autori dei libri da cui sono tratti? Se è vero che molti si dicono orgogliosi delle opere derivate dai loro scritti, che in alcuni casi sono state in grado di dar vita a personaggi e storie esattamente come loro le avevano immaginate, tanti altri sono arrivati addirittura a ripudiare gli adattamenti cinematografici dei loro romanzi. Alcuni perché poco fedeli al materiale di partenza, altri perché completamente differenti o del tutto incapaci di racchiuderne il significato più profondo. E pensate che c’è stata una celebre scrittrice che ha addirittura pianto durante la premiere del film basato sul suo libro! Scoprite qui di seguito i dieci film che che hanno fatto vergognare gli autori dei romanzi da cui sono tratti.

 

• Forrest Gump

L’autore del romanzo ha detestato a tal punto l’adattamento cinematografico della sua opera da aver scritto nel sequel questa frase: “Non permettere mai a nessuno di fare un film sulla storia della tua vita”. Secondo Winston Groom, infatti, Forrest Gump sarebbe non solo completamente privo dei riferimenti al sesso presenti nel libro, ma trasposto con un linguaggio casto e infantile che niente ha a che vedere con quello utilizzato nella sua opera.

 

• Io sono Leggenda

Il romanzo ha avuto ben tre adattamenti e Richard Matheson li ha odiati tutti, dal primo all’ultimo. Addirittura, quando è stato annunciato il terzo film con Will Smith, l’autore ha dichiarato: “Non capisco perché Hollywood sia così affascinata dal mio libro, visto che nessuno si degna mai di riportare la storia così come l’ho scritta”. Come se non bastasse, l’ultimo adattamento presenta un finale completamente diverso dal romanzo…

 

• Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

Nonostante sia uno dei film più amati da grandi e piccini, l’autore del romanzo che lo ha ispirato non ha gradito la pellicola quanto il suo vasto pubblico. Secondo Roald Dahl, la versione cinematografica della sua opera è stata “particolarmente scadente”, il protagonista Gene Wilder “molto pretenzioso” e il regista “senza alcun talento”. Insomma, ci è andato giù pesante. E sappiate che se non esiste alcun film basato sul sequel del romanzo, è proprio perché l’autore ha fatto in modo di bloccare qualsiasi altro progetto cinematografico, tanta era la delusione!

 

• Shining

Ebbene sì, il capolavoro di Kubrick non è stato affatto apprezzato dal maestro del brivido. Stephen King si è dichiarato molto deluso dal risultato finale, perché il regista non sarebbe riuscito a cogliere il male puro che abitava l’Overlook Hotel, mettendo invece in risalto quello all’interno dei personaggi. Secondo l’autore, anziché cogliere le sfumature soprannaturali del romanzo, Kubrick avrebbe messo in scena qualcosa di più simile a una tragedia domestica, e quindi molto distante dall’idea alla base del libro.

 

• La storia infinita

I bambini degli anni ’80 avranno sicuramente adorato il film incentrato sulle avventure del piccolo Bastian, ma non si può certo dire lo stesso dell’autore del romanzo, che all’epoca della sua uscita fece di tutto per dissociarsi dall’adattamento cinematografico. Michael Ende ha dichiarato che il film non ha niente a che vedere con lo spirito del libro, tanto da aver portato i produttori in tribunale nel tentativo di riavere indietro i diritti dell’opera. Alla fine, è riuscito a far rimuovere il suo nome dall’intero progetto, definito “plastico, kitsch e commerciale”.

 

• Arancia Meccanica

A quanto pare, Kubrick non è particolarmente amato dagli autori. Anzi, a dirla tutta, Anthony Burgess ha letteralmente detestato Arancia Meccanica, tanto da aver dichiarato di voler ripudiare la sua stessa opera per colpa del lungometraggio. Come mai? Secondo l’autore sarebbe diventata la materia prima per un film che ne ha completamente frainteso il messaggio, finendo con il glorificare sesso e violenza. Un equivoco che, a detta dell’autore, lo avrebbe perseguitato fino alla morte.

 

• American Psycho  

Secondo Bret Easton Ellis, il film di Mary Harron semplicemente non sarebbe dovuto esistere, in quanto quella narrata nel suo American Psycho era una storia che non solo non aveva bisogno di essere adattata, ma che per la sua particolare narrazione non si presta affatto al medium cinematografico, che a suo avviso non è stato affatto in grado di mantenere viva l’ambiguità del personaggio di Bateman.

 

• Qualcuno volò sul nido del cuculo

Il film con protagonista Jack Nicholson ha collezionato parecchi Oscar e pareri positivi; tuttavia, l’autore del romanzo Ken Kesey – che avrebbe dovuto dare il suo contributo durante le riprese – abbandonò il set dopo due sole settimane perchè sconvolto dal punto di vista adottato nella pellicola. Successivamente ha dichiarato di non aver mai voluto guardare il film, ma sua moglie sostiene invece che lo abbia fatto e gli sia persino piaciuto! Quale sarà la verità?

 

• Mary Poppins

Secondo l’autrice P. L. Travers, nel celebre film della Disney il personaggio di Mary sarebbe stato completamente alterato, le scene animate rese in modo assurdo e il significato del romanzo decisamente frainteso. È stata proprio lei a piangere durante la premiere, decidendo successivamente di negare alla Disney i diritti per l’adattamento degli altri romanzi della saga.

 

• Colazione da Tiffany

In questo caso le lamentele di Truman Capote non si riferiscono tanto al risultato finale del film, quanto al casting, e – chi l’avrebbe mai detto – alla protagonista Audrey Hepburn. Per l’attrice è stata una delle performance più memorabili di sempre, ma l’autore l’ha considerata completamente inappropriata per la parte. Pare che Capote volesse nientemeno che Marilyn Monroe al suo posto!

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