Dakota Johnson, l’attrice esplosa grazie alla saga di Cinquanta Sfumature di Grigio, è tornata a parlare del suo personale rapporto con le scene di nudo e di sesso, che nella trilogia erotica di grande successo sul grande schermo le hanno permesso di affermarsi come star presso il grande pubblico mondiale.
L’attrice, oggi 34enne, ha detto che non sa se continuerà a girare sequenze che prevedono nudità quando il suo corpo sarà invecchiato, ma in ogni caso non intende indossare reggiseni e mutande perché li trova poco naturali.
«Se continuerò a fare scene di nudo anche quando le mie tette cominceranno a cadere? Non lo so – ha detto Johnson -. Forse ho una mentalità più europea da questo punto di vista. Non voglio vedere qualcuno indossare reggiseni o mutande durante una scena di sesso. Siamo onesti, la gente è nuda quando sc*pa».
L’attrice ha poi aggiunto: «Adoro invecchiare. Mi sento più a mio agio nel mio corpo attuale. C’è un’enorme differenza tra essere una donna a 20 anni o a 30. Non so se fra dieci o venti anni mi piacerà ancora vedere gli anni che passano, ma per il momento sento di migliorare».
Dakota Johnson, nata ad Austin, Texas, figlia degli attori Don Johnson e Melanie Griffith e nipote dell’attrice Tippi Hedren, ha vestito i panni di Anastasia Steele nella saga cinematografica iniziata con Cinquanta sfumature di grigio, tratta dai romanzi della scrittrice britannica E. L. James, grazie al cui ruolo ottiene nel 2016 un People’s Choice Award all’attrice in un film drammatico.
Successivamente è tornata a lavorare con il regista italiano Luca Guadagnino, che l’aveva già diretta in A Bigger Splash, nel remake di Suspiria, dove interpreta la protagonista Susie Bannon, ruolo che, come da lei stessa dichiarato in seguito, l’ha costretta ad andare in terapia, sia per le condizioni difficili dei luoghi in cui è stata girato il rifacimento del capolavoro di Dario Argento, sia per lo stress accumulato durante la saga di Cinquanta sfumature.