Era solo questione di tempo prima che il mondo del cinema e della televisione affrontassero la storia e il ricordo di uno dei volti più noti della commedia di casa nostra: Paolo Villaggio è scomparso ormai da oltre sei anni, ma solo oggi è stato battuto il primo ciak del biopic a lui dedicato, dal titolo Com’è umano lui.
Già dal titolo è chiaro come il film voglia fare i conti con l’eredità più grande e popolare dell’attore, scrittore, comico e sceneggiatore italiano nato a Genova nel 1932 – ovvero la maschera di Fantozzi. Ci sarà spazio per raccontare la sua storia nel film per la televisione diretto da Luca Manfredi, scritto dallo stesso assieme a Dido Castelli, in collaborazione con Elisabetta e Piero Villaggio, rispettivamente figlia e fratello di Paolo.
La curiosità è soprattutto per chi sarà a interpretare un mostro sacro come Villaggio: l’attore scelto è Enzo Paci, comico genovese conosciuto principalmente per le sue esibizioni a Colorado e Zelig tra il 2007 e il 2013. Di formazione prettamente teatrale, negli ultimi anni ha preso parte a diversi film e serie di punta: dopo aver lavorato con Alessandro Siani ne Il giorno più bello del mondo e con Riccardo Donna per Io sono Mia, lo abbiamo visto nella serie tv Blanca nei panni del Commissario Mauro Bacigalupo, in un episodio di Don Matteo e quindi su Prime Video nella serie Sono Lillo, nel ruolo del regista Carlo Bartolini.
La somiglianza con Paolo Villaggio sarà sicuramente materia di discussione: Enzo Paci è chiamato a interpretare l’attore e comico dai primi anni ’50 fino alla popolarità, acquisita nei vari programmi prima e con la saga di Fantozzi poi. Il physique du rôle sembra esserci, ma per i fan di Villaggio sarà difficile accontentarsi. Negli ultimi giorni, inoltre, il nome dell’attore è tornato in auge grazie alle dichiarazioni del regista Neri Parenti, più che mai convinto che al giorno d’oggi i film di Fantozzi non si potrebbero più fare.
Oltre a Enzo Paci, nel cast di Com’è umano lui ci saranno anche Camilla Semino Favro, Andrea Filippi, Andrea Benfante, Augusto Zucchi, Emanuela Grimalda, Vincenzo Zampa e Valentina Ruggeri. Le riprese, è stato reso noto, dureranno per cinque settimane e si svolgeranno tra Roma e Genova. Di seguito potete trovare la prima sinossi ufficiale del film:
Genova, seconda metà degli anni ’50. Paolo Villaggio e la sua “banda” di amici della borghesia genovese, composta da un giovanissimo Fabrizio De Andre’, il “Polio”, professore di lettere su sedia a rotelle e Piero, gemello diverso di Paolo, compiono le loro goliardiche scorribande notturne. Ma mentre di giorno il Polio e Piero lavorano e studiano, Paolo e Fabrizio dormono e a tempo perso compongono canzoni come “i Fannulloni” e “Carlo Martello”. Paolo, studente di legge fuoricorso con libretto in bianco, mette incinta Maura, la sua fidanzata e la sposa in Comune vestito in maglietta, zoccoli e pantaloncini da mare.
Il padre, ingegnere palermitano, stanco dell’inconcludenza di Paolo, lo mette di fronte alle sue responsabilità di genitore e gli trova un impiego alla Cosider. Paolo ci resta circa sette anni. Anni di sbadigli, assenteismo, battaglie navali con il suo compagno di ufficio, il ragionier Bianchi (prototipo di Fantozzi). Anni che Paolo sopporta solo grazie alle sue “performance” da artista nel teatrino della compagnia Baistrocchi, dove propone al pubblico un umorismo caustico con gli embrioni dei suoi futuri personaggi. Ed è proprio in un teatrino genovese che lo scopre Maurizio Costanzo, andato lì a vedere Jannacci, che invece è malato, e che Paolo sostituisce all’ultimo momento, buttato sul palco da Ivo Chiesa. Costanzo gli propone un contratto nel suo teatrino romano di cabaret, il 7×8. Maura, che conosce la sofferenza di Paolo, refrattario a quel lavoro da travet, lo convince a lasciare il certo per l’incerto e lo spinge a tentare il successo artistico.
Da lì in poi è un’escalation di successi, che vanno dalla radio con “il Sabato del Villaggio” a un nuovo modo di fare televisione con “Quelli della Domenica” nel ‘68, dove Paolo interpreta un aggressivo quanto maldestro prestigiatore tedesco, il professor Kranz (ispirato a sua madre), che maltratta il pubblico, poi l’impiegato Fracchia in “È domenica, ma senza impegno”, fino ai primi film e due libri sul ragionier Fantozzi, nuova figura impiegatizia, che gli regalerà un enorme successo nelle sale nel ‘75, consegnando la sua “maschera” alla storia del Cinema.
Com’è umano lui arriverà prossimamente su Rai 1. Cosa ne pensate? L’attore scelto è quello giusto per interpretare Villaggio? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: Cineriz
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