Negli ultimi giorni Martin Scorsese ed il suo studio di produzione Sikelia Productions sono finiti al centro di un aspro contenzioso legale che li vede contrapposti allo studio di produzione britannico Op-Fortitude.

Secondo i legali di quest’ultimo, il leggendario regista statunitense avrebbe accettato un acconto di mezzo milione di dollari per essere coinvolto come produttore esecutivo di Operation: Fortitude, film bellico sulla Seconda guerra mondiale che dà il nome all’omonimo studio nato appositamente per la produzione del film. Tra i compiti di Scorsese vi sarebbe stato quello di mettere insieme un cast di attori di primissimo piano. Tuttavia, secondo l’accusa, Scorsese si sarebbe rifiutato di restituire la somma elargitagli pur non essendo riuscito a mettere insieme un cast in oltre un anno di lavoro.

L’accusa afferma inoltre che il rifiuto di Scorsese e Sikelia di proseguire oltre nella realizzazione del film ne avrebbe seriamente messo in pericolo la produzione e – a fronte delle ingenti risorse economiche impegnate da Op-Fortitude nell’infruttuosa collaborazione – avrebbe inoltre comportato ulteriori perdite di finanziamenti e opportunità commerciali. L’accordo stipulato tra Martin Scorsese e la Op-Fortitude nel 2021 prevedeva un compenso di un milione di dollari al filmmaker coinvolto nel ruolo di produttore esecutivo insieme al suo studio Sikelia. Oltre al cast Scorsese avrebbe inoltre dovuto occuparsi di trovare il regista a cui affidare il film.

Nell’azione legale presentata dagli avvocati di Op-Fortitude alla Superior Court di Los Angeles è possibile leggere: “Sebbene siano trascorsi più di quindici mesi dalla firma dell’accordo, il signor Scorsese non ha portato a termine nessuno degli incarichi che gli erano stati affidati ed è stato completamente insensibile ai ripetuti tentativi di Op-Fortitude di contattarlo, non garantendo l’adempimento dei suoi obblighi contrattuali“. Secondo l’accusa il comportamento di Scorsese avrebbe portato allo studio danni per oltre un milioni di dollari, avanzando così una richiesta di rimborso pari all’acconto di mezzo milione di dollari elargito in un primo momento.

Intanto l’ultimo lavoro di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, è stato presentato nelle ultime ore nella cornice della 76esima edizione del Festival di Cannes attualmente in corso. Il film racconta la controversa storia di una serie di omicidi avvenuti tra il 1921 ed il 1926 che presero di mira la tribù nativa americana degli Osage. I crimini erano legati alla scoperta di una zona ricca di insediamenti petroliferi e divennero noti con l’inquietante appellativo di “Il Regno del Terrore degli Osage”.

Diretto da Martin Scorsese, il quale ha firmato la sceneggiatura insieme a Eli Roth, il film vede un cast all-star composto da nomi del calibro di Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Jesse Plemons, Brendan Fraser e John Lithgow. Nel cast saranno inoltre presenti Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, Janae Collins e Jillian Dion.

Prodotto da Apple Studios, Imperative Entertainment, Sikelia Productions e Appian Way Productions, il film avrà una durata monstre di 3 ore e 26 minuti, appena tre minuti in meno di un’altra seminale opera di Scorsese, The Irishman.

L’uscita italiana di Killers of the Flower Moon è fissata per il 19 ottobre 2023. In seguito il film approderà in streaming nel catalogo di Apple TV+.

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Foto: Jason Mendez / GettyImages

Fonte: Repubblica