Cinema ad effetto – Puntata 15: Tutti in orbita con Kubrick

Modellini spettacolari, set rotanti e silenzio claustrofobico: Stanley Kubrick spedisce tutti nello spazio siderale con 2001: Odissea nello spazio

Cinema ad effetto – Puntata 15: Tutti in orbita con Kubrick

Modellini spettacolari, set rotanti e silenzio claustrofobico: Stanley Kubrick spedisce tutti nello spazio siderale con 2001: Odissea nello spazio

Oggi pubblichiamo la quindicesima puntata del nostro approfondimento sulla storia degli Effetti speciali al cinema, con cui ripercorriamo alcuni dei momenti più memorabili passati per il grande schermo.

Nel 1968 è uno dei capisaldi della fantascienza a lasciare il segno nel campo degli effetti speciali. Anche se non introduce nessuna particolare novità, 2001: Odissea nello spazio porta le tecniche fino ad allora conosciute ad un livello mai raggiunto prima. Lo spettacolare viaggio siderale compiuto dal capitano Bowman così come la memorabile “danza” delle navicelle e delle stazioni spaziali in orbita sulle note del Danubio Blu di Strauss e l’attento uso degli effetti sonori (dall’assoluto silenzio che ci aiuta a immergerci nello spazio siderale al respiro claustrofobico dell’uomo nella sua tuta spaziale) divennero gli elementi più memorabili di 2001: Odissea nello spazio. Per il suo film Stanley Kubrick realizzò modellini di una precisione mai vista prima interpellando i migliori esperti e persino la Nasa e filmandoli con effetti fotografici ancora oggi stupefacenti e con nuove tecniche di ripresa, che porteranno il film fino all’Oscar per gli effetti speciali. Per la famosa scena della corsa nella stanza circolare, in cui il protagonista fa jogging sulle pareti dell’astronave trovandosi anche a testa in giù, ma sempre ben acorato sul pavimento per via della gravità creata dal movimento rotatorio dell’astronave, fu addirittura costruito un set rotante nel quale l’attore doveva correre sul posto proprio come un criceto nella ruota…  Si tratta di un ottimo esempio di effetto speciale realizzato tramite un attento studio della scenografia (cosa di cui Kubrick era un maestro). Per la nave principale invece furono realizzati due modellini: uno lungo ben 16 metri per le riprese ravvicinate e uno di 4,5 metri per quelle di ambientazione. Un’accuratezza che se oggi non può certo sconvolgerci allora rappresentò una vera e propria svolta che assegnò al film il ruolo di ponte tra la fantascienza classica e quella moderna.

2001 Odissea nello spazio – Scena danza astronavi in orbita sulle note del Danubio Blu di Strauss

Scena della corsa nella stanza circolare (Minuto 2:00 della clip)

Il protagonista fa jogging sulle pareti dell’astronave trovandosi anche a testa in giù, ma sempre ben acorato sul pavimento per via della gravità creata dal movimento rotatorio dell’astronave. Per questa scena fu costruito un set rotante nel quale l’attore doveva correre sul posto proprio come un criceto nella ruota.

Domani tornate a trovarci per la sedicesima puntata di Cinema ad effetto

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