Lo schiaffo consumatosi lo scorso anno alla notte degli Oscar, il celeberrimo gesto compiuto da Will Smith ai danni di Chris Rock per una battuta di quest’ultimo sull’alopecia della moglie di Smith Jada Pinkett, vedrà il comico che lo ricevette parlare per la prima volta dell’accaduto a praticamente un anno di distanza.
La possibilità sarà offerta dallo speciale di Netflix Chris Rock: Selective Outrage, che sarà trasmesso in diretta e in streaming dalla piattaforma il prossimo sabato, dall’Hippodrome Theatre di Baltimora. L’evento cadrà una settimana prima della prossima edizione degli Academy Awards, in programma per il 12 marzo, ma la tempistica della trasmissione dello spettacolo in questo senso è, come fanno sapere gli organizzatori dello show, totalmente casuale.
Se i media non hanno mai smesso di parlare dell’accaduto, con Will Smith che ha tentato di spiegarsi in vari modi e Rock che ha preferito limitarsi a qualche battuta nei suoi spettacolo, senza parlare approfonditamente di quanto accaduto, ora i nodi si preparano a venire al pettine anche per il comico, che nel frattempo avrebbe rifiutato di condurre gli Oscar e di apparire in uno spot del Super Bowl insieme a Smith, stando a quanto trapelato.
Durante uno spettacolo tenutosi a gennaio a Charleston, in Carolina del Sud, Rock aveva fornito uno dei suoi interventi più lunghi in merito dicendo: «La cosa che la gente vuole sapere… ha fatto male? Diavolo, sì, ha fatto male. Lui ha interpretato Muhammad Ali (nel film di Michael Mann del 2001 Ali, ndr)! Io ho interpretato Pookie (in New Jack City del 1991, ndr). Anche nei film d’animazione io sono una zebra, lui è un fo**uto squalo. Sono stato colpito così forte che ho sentito “Summertime” risuonarmi nelle orecchie».
Nello stesso spettacolo, Rock ha anche parlato della differenza di dimensioni tra lui e Smith. «Will Smith è un ragazzo grande. Io non lo sono – ha detto Rock – Will Smith è a torso nudo nei suoi film. Se mi vedi in un film sottopormi a un intervento a cuore aperto, indosserò un maglione». Ma non finisce qui. «Ho tifato per Will Smith per tutta la mia vita – ha recentemente detto al pubblico in uno spettacolo teatrale, per poi aggiungere scherzosamente, a proposito dell’ultimo film dell’attore – L’altro giorno, ho guardato Emancipation solo per vederlo mentre veniva frustato».
Lo show, risultato di un contratto da 40 milioni di dollari per due spettacoli, è il primo dal vivo che Netflix offre alla sua platea di 231 milioni di abbonati in tutto il mondo: un test anche tecnologico, che potrebbe permettere al colosso di streaming di operare un salto di qualità nella trasmissione degli show dal vivo, da affiancare a quelli da consumare tradizionalmente on demand.
I tentativi di Smith di raggiungerlo sono stati per il momento respinti da Rock. «Ho contattato Chris e il messaggio che ho ricevuto in risposta è che non è pronto a parlare, e quando lo sarà, lo farà», ha detto Smith nel suo video realizzato mesi dopo l’accaduto, con Rock che ha risposto: «Fa**ulo il tuo video da ostaggio».
Foto: Getty (ROBYN BECK/AFP via Getty Images)
Fonte: Deadline
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