Chili, inizia una nuova era per la TV?

Si potenzia l'offerta di film in streaming legale. Ma rimangono dubbi su varietà dei titoli e prezzi.

Chili, inizia una nuova era per la TV?

Si potenzia l'offerta di film in streaming legale. Ma rimangono dubbi su varietà dei titoli e prezzi.

Ne parlavamo giusto pochi giorni fa: in Italia manca un’offerta di cinema digitale adeguata per sopperire ai vuoti creatisi dopo la dipartita di Blockbuster, la catena di videonoleggio che ha chiuso definitivamente i battenti. Qualche segnale su questo fronte però arriva da Chili, una piattaforma internet di streaming di film fondata da Fastweb nel 2011 che da oggi diventa “grande”. Un piccolo gruppo di dirigenti Fastweb ha infatti deciso di investire in proprio e fondare Chili spa con una partecipazione del 43,2% (il 41,4% rimane a Fastweb e il restante 15,4 % è coperto da Antares, un fondo).

Il discorso intavolato dal Presidente Stefano Parisi oggi in conferenza stampa è semplice: l’era del noleggio è finita («senza Blockbuster la prossimità media di un punto vendita per il noleggio è 30km in Italia…») e le persone interessate al cinema sono molte, comprese quelle che scaricano illegalmente e che non hanno al momento alternativa. L’idea è quella di offrire film a noleggio e in vendita senza nessun tipo di abbonamento fisso, una logica che si sposa molto bene con il momento di crisi che stiamo vivendo. L’obiettivo è di raggiungere i 30 milioni di euro di fatturato nel 2016.
L’offerta ora è di un catalogo di 900 film («da Blockbuster c’era in media un catalogo di 600 film per negozio»), ma 500 ulteriori film arriveranno, assicurano, nel giro di un mese e mezzo, ed entro la fine dell’anno il numero dovrebbe raggiungere le 2000 referenze.

I prezzi. Per la vendita: 9,95 euro in SD (Standard Definition), 11,95 per HD e 19,95 in full HD. Per il noleggio: 1,95 euro in SD, 3,95 in HD e a 4,95 HD plus. Si paga con PayPal o carta di credito previa registrazione al servizio. In quanto ad interfaccia e qualità è tra i più moderni al mondo e comprende una logica “multidevice”. Oltre a un sito internet, Chili è anche una app per iPad e Android, nonché una app precaricata su alcuni smart Tv: una volta acquistato un film lo si può vedere dove si vuole; se noleggiato, solo su un device per volta.

La dichiarazione d’intenti non poteva essere più esplicita («Vogliamo diventare la prima piattaforma italiana per la distribuzione di film su internet», ha detto Parisi), ma la strada non sarà semplice. Gli utenti registrati in due anni di attività sono solo 30 mila, e per la “nuova Chili” sono il punto zero.
Nella top ten del momento ora c’è London Boulevard, The Tree of Life, Source Code, The Conspirator e al quinto posto anche Doppio – il film del nostro blogger Eric Alexander. Non proprio film appena usciti, dunque, e al confronto l’app store italiano di Apple, per esempio, che certo non brilla per il servizio offerto, conta su una top ten molto più attuale che recita titoli come Paradiso amaro, Millenium – Uomini che odiano le donne, John Carter e Missione Impossibile: Protocollo Fantasma.

Va tenuto conto che tra le partnership siglate da Chili mancano alcuni operatori fondamentali come Medusa, Fox e Universal e, soprattutto, una strategia di prezzi che deve vedersela anche con l’offerta del prodotto fisico online: London Boulevard in dvd, per esempio, su Amazon costa 7,99 euro, compreso di extra, multilingua e sottotitoli.
Molto interessanti alcune intenzioni, come quella di recuperare film persi che non sono usciti in sala («chi produce film, ci chiami») o quella di produrre contenuto, magari potenziando il blog dedicato al cinema già attivo su Chili.
«La nostra aspirazione è cambiare il mondo del cinema», ha spiegato Parisi. «La logica delle finestre (il periodo di tempo che deve intercorrere tra l’uscita al cinema e quella in home video, in media 3 mesi, ndr) è gia superata. Questo modello è il futuro: accendere la tv e comprare il film che si vuole». I lettori Best Movie che ne pensano?

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shortcode