CANNES. C’è persino un po’ di sapore di Bud Spencer e Terence Hill in The Nice Guys, il film con Russell Crowe e Ryan Gosling presentato ieri, fuori concorso, a Cannes. Film che, un’ora dopo la presentazione – e anzi, prima ancora della Montées des marches, della passerella di gala per il pubblico – era già in tutte le sale della Francia.
“Bud Spencer e Terence Hill? Lo prendo come un grande complimento, se lei trova che ci sia qualcosa di simile”, dice Russell Crowe. “Adoro i loro film, il loro senso dell’umorismo”. E che preferisca l’ironia al prendersi troppo sul serio, lo vedi quando gli chiedi “Ma qual è il suo metodo di attore? Quali linee guida segue? Segue il metodo Stanislavskij?”, e lui ti risponde: “In realtà non so che cosa sia questo metodo, e chi sia questo signore. Non sono mai stato in una scuola di cinema o di teatro. Io uso il metodo Russell Crowe: impara le battute, e cerca di non buttare giù i mobili se non è previsto dalla sceneggiatura”.
Con Ryan Gosling la coppia funziona molto bene. Qual è il loro segreto? “Abbiamo imparato ad ascoltarci, questo è il nostro segreto”. Ryan Gosling aggiunge: “Mi piaceva questa idea di un detective catastrofico e comico, di una comicità fisica, un po’ alla Jerry Lewis. Era già tutto nel copione, ma il regista ci ha detto di sentirci liberi: un copione è una mappa, poi la strada la dobbiamo percorrere noi”. E con loro, ha percorso la strada anche la giovanissima Angourie Rice. È nata a Melbourne. Ha quattordici anni, capelli biondi, volto angelico, e ha già interpretato dieci film. “Dove mi ero nascosta finora? In Australia, dove sono nata, molto lontano da Hollywood e dalla sua follia”. Anche saggia.
E, visto che il film sembrerebbe anche prestarsi, ha mai pensato il regista Shane Black di farne una serie? “Absolutely yes!, assolutamente sì. Mi piacerebbe poter dare una vita più piena ai personaggi. In realtà, l’avevamo concepita come una serie, poi non siamo riusciti a farla. Ma non è detto che… vero Russell?”.
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