Si riaccende lo scontro ideologico e a distanza tra il cinema americano e alcuni esponenti di quello italiano. Durante la scorsa Mostra del Cinema di Venezia, Pierfrancesco Favino aveva puntato il dito contro gli attori stranieri che interpretano personaggi italiani, quando tuttavia a Hollywood sono ultimamente molto attenti quando si tratta di appropriazione culturale. Il riferimento, neanche tanto velato, era per Adam Driver.
L’attore della saga di Star Wars negli ultimi anni ha messo in fila due ruoli molto controversi dalle nostre parti: prima ha interpretato Maurizio Gucci in House of Gucci di Ridley Scott, quindi Enzo Ferrari nel film diretto da Michael Mann, attualmente nelle sale. In entrambi i casi, molti di coloro che lo hanno visto in originale hanno storto il naso – Favino compreso. «I Gucci avevano l’accento del New Jersey non lo sapevate?» aveva detto a Venezia, scatenando polemiche durate settimane.
Ora è arrivata una risposta più o meno ufficiale del diretto interessato. Durante un’ospitata al podcast SmartLess, condotto da Jason Bateman, Sean Hayes e Will Arnett, la star del momento ha commentato così le critiche per la sua “tendenza” a interpretare personaggi italiani:
Tante persone mi hanno chiesto quanti italiani abbia interpretato, ho risposto che le cose sono andate così e basta. Ma voglio dire, parliamo di Ridley e di Michael e nella mia testa sono alcuni dei più grandi registi. A chi frega un ca**o che abbia fatto due italiani uno dopo l’altro?
Nel corso della stessa intervista, ha tuttavia specificato che probabilmente farli di seguito è «un buon esempio di come non essere strategico in un modo in cui probabilmente dovrei invece essere». Adam Driver resta comunque sorpreso della critica che gli viene mossa:
Mi dicono che ho una tendenza. Due! Ho fatto solo due italiani! Solo due. La stampa non è un luogo in cui poter avere una conversazione che abbia delle sfumature. […] Perché l’Italia, mi chiedono. Ha poco a che fare con l’Italia, anche se mi piace molto. Ha più a che fare con Ridley Scott e Michael Mann e i loro progetti, l’Italia non è la prima cosa che mi viene in mente.
Un’altra risposta bella decisa, come quando poche settimane fa ha mandato a quel paese (non l’Italia, probabilmente) uno spettatore che ha mosso una critica su alcune scene del film Ferrari. Il video è diventato virale, rafforzando l’immagine di Adam Driver come attore al quale non mandarle di certo a dire.
Voi cosa ne pensate? Ha ragione a dire che la polemica è esagerata? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
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Foto: Dimitrios Kambouris/Getty Images
Fonte: SmartLess
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