Emma Watson, l’interprete di Hermione Granger nella saga di Harry Potter, ha condiviso un post su Instagram a sostegno della causa palestinese, scatenando delle polemiche.
L’attrice ha rilanciato la studiosa Sarah Ahmed e un suo messaggio che invita alla solidarietà, attraverso un’immagine del collettivo Bad Activist Collective in cui vediamo delle persone marciare e inneggiare alla «Palestina libera» (sull’illustrazione in questione è sovrapposta invece la scritta «La solidarietà è un verbo»). Tanto è bastato per suscitare la reazione di Danny Danon, ex ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, che su Twitter ha rilanciato il post della Watson ironizzando e scrivendo: «Dieci punti in meno a Grifondoro per essere un’antisemita».
L’ambasciatore attuale, Gilad Erdan, si è invece assestato su toni più cauti, limitandosi a scrivere: «La finizione può funzionare in Harry Potter, ma non funziona nella realtà. Se così fosse, la magia usata nel mondo magico potrebbe eliminare i mali di Hamas (che opprime le donne e persegue l’annichilimento di Israele) e dell’Autorità Palestinese (che supporta il terrorismo). Io sarei a favore di questo!».
Nelle ultime ore, curiosamente, un’altra polemica a tema antisemitismo aveva riguardato la saga del maghetto. Parliamo nella fattispecie di di Jon Stewart, vincitore di 22 Emmy Awards che nella sua ultima puntata del podcast The Problem with Jon Stewart ha attaccato il franchise di Harry Potter e soprattutto la rappresentazione dei goblin.
Come i fan ricorderanno, le creature del Wizarding World servono come impiegati nella banca dei maghi, la Gringott. Solo nel capitolo finale, Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 e 2, hanno un ruolo più attivo. Secondo Stewart, sarebbero rappresentati in modo anti-semita e si rifarebbero ad una controversa illustrazione del 1903 presente nel libro “The Protocols of the Elders of Zion“.
QUI le sue parole, alle quali lo stesso Stewart ha poi fatto seguire una rettifica, dopo il grande clamore mediatico suscitato, con questo video in cui ha detto: «Ciao, mi chiamo Jon Stewart. Non credo che JK Rowling sia antisemita. Non credo che i film di Harry Potter siano antisemiti. Amo davvero i film di Harry Potter, probabilmente troppo per un gentiluomo della mia considerevole età. Non posso sottolinearlo abbastanza: non sto accusando JK Rowling di essere antisemita. Non ha bisogno di rispondere a niente di tutto ciò. Non voglio che i film di Harry Potter vengano censurati in alcun modo. È stata una conversazione spensierata. Volevo solo porre l’accento su come alcuni stereotipi sono così inseriti nella società da risultare praticamente invisibili, anche in un processo che richiede così tanta attenzione come la realizzazione di un film».
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Foto: Getty (Andrew Toth/FilmMagic)
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