Il primo Basic Instinct si è guadagnato meritatamente lo status cult, tanto che la sequenza di accavallamento delle gambe di Sharon Stone durante l'interrogatorio del suo personaggio, la scrittrice Catherine Tramell, può essere considerata a pieno titolo tra le più conturbanti mai apparse sul grande schermo. Il sequel del 2006 però, di cui non si sentiva affatto il bisogno, fu uno scult totale, a cominciare dalla sequenza in macchina, a dir poco pecoreccia e sconcertante per ridicolaggine e trash, tanto che alla fine la protagonista decide di far schiantare l'auto giusto per amore del rischio...insomma, non eravamo certo dalle parti di Ballard e del Crash di Cronenberg in quanto a rapporti morbosi e sessualmente esplosivi tra l'uomo e la macchina...