Zerocalcare Macerie Prime: la graphic novel in due parti

Zerocalcare Macerie Prime: la graphic novel in due parti

Zerocalcare Macerie Prime

Per chi non li conoscesse, possiamo iniziare dicendo che i fumetti di Zerocalcare (alias Michele Reich) sono decisamente particolari. Per usare un eufemismo, certo. Zerocalcare Macerie Prime, è una graphic novel divisa in due parti. La prima è uscita metà novembre dello scorso anno, mentre questo mese potremmo trovare in libreria la seconda.

In estrema sintesi, la storia mira a raccontare e descrivere, con toni decisamente autobiografici, il fallimento della generazione degli anni ’80. Questa, secondo l’autore romano, è ben rappresentabile, simbolicamente, come “un cumolo di macerie“. Ma vediamo trama e personaggi più nel dettaglio.

Zerocalcare Macerie Prime: un libro corale per fare il punto

Sul suo sito ufficiale  (www.zerocalcare.it), a novembre, in concomitanza con l’uscita della prima parte, l’autore ha scritto due parole a riguardo del suo volume. Nel post, l’autore afferma che ha voluto descrivere il cambiamento dei personaggi dei suoi fumetti, a partire da se stesso, col passare degli anni. Un’opera, insomma, realizzata per fare i conti anche con la realtà fuori dalla pagina.

Infatti, quello che accomuna le storie di Zerocalcare tra loro è proprio il ripresentarsi di un cast fisso di personaggi. Questo, chiaramente, comprende, in primis e come protagonista, Zerocalcare stesso. Accanto a lui vediamo avvicendarsi una serie di caratteri, alcuni trasfigurati nel fumetto in protagonisti della cultura pop.

Per esempio, sua madre assume le fattezze di Lady Cocca e il ragazzo delle ripetizioni diventa Blanka. Mentre, per quanto riguarda gli amici di sempre, quelli più vicini e più cari, questi assumono le fattezze di veri e propri personaggi a tutto tondo.  Per non annoiare e mescolare le carte, inoltre, all’interno di Macerie Prime potremmo incontrare nuovi personaggi, pronti a creare magiche sinergie con quelli che già conosciamo.

L’autore, su internet, si schernisce, riguardo al possibile risultato d’insieme dell’opera: “E’ un esperimento perché io non so mai stato bono a gestire storie con tanti personaggi esterni alla mia capoccia”. Prosegue sottolineando, infatti, come questa sia un’opera corale e come si sia voluto mettere in gioco nel realizzarla.

Zerocalcare Macerie Prime: l’evoluzione dei personaggi

Fare il punto, dunque, è ora necessario. E quale occasione migliore di un matrimonio, per ritrovare gli amici di sempre, sempre gli stessi, o forse un po’ cambiati? Infatti, è proprio Cinghiale che, all’inizio di questo libro a fumetti, deciderà di fare il grande passo.  Tra tutti gli amici del protagonista, forse quello che meno ci saremmo aspettati che si accasasse. Ma è dall’evoluzione di questa macchietta, lui che di norma, trovava nel “Devi scopà” la semplice soluzione e ogni problema, che la storia inizia a delinearsi.

Vediamo, infatti, pagina dopo pagina, un processo che prevede l’approfondimento di tutti gli altri personaggi che, pur restando sempre sopra le righe, lasciano intravedere importanti barlumi di umanità.

Per l’autore di Rebibbia è l’occasione per mostrare e raccontare le difficoltà che si incontrano nel crescere, nello scoprire il proprio ruolo all’interno della società, di mantenere i legami, quelli veri, quelli che contano, nonostante il passare degli anni. E è esattamente questo che stanno attraversando i suoi personaggi, Zerocalcare compreso. Un gruppo di trentenni a un matrimonio, intenti a ricordare il passato, pronti (?) a lasciare la giovinezza e a entrare nell’età adulta.

Zerocalcare macerie prime

Photo Credits: Marika Bortolami@flickr CC-BY

Zerocalcare Macerie Prime parte 2

Si tratta di un intrigante esperimento editoriale, quello di Macerie Prime. Il secondo volume dell’opera, infatti,  avrà per argomento i fatti intercorsi nei sei mesi che precedono la sua pubblicazione. Un’espediente che riavvicina Zerocalcare con l’attualità tipica delle sue storie brevi da blog.

L’autore stesso spiega, tuttavia, come il suo lavoro non intende essere “un manifesto generazionale né una dichiarazione di intenti“. Sempre restando tra il serio e il faceto, ha scritto che “se uno non è completamente scemo” potrà certamente trovare delle sorprese nella seconda parte.

Che dire: buona lettura!

 

 

 

 

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