Non odiare film diretto da Marco Mancini e con protagonista Alessandro Gassman sarà tra i titoli della 35esima edizione della Settima Internazionale della Critica. Si tratta dell’opera prima di Mancini.
Non odiare film: la trama
La storia narrata è ambientata a Trieste e vede come protagonista Simone Segre (Alessandro Gassmann), un affermato chirurgo di origine ebraica che vive nel cuore della città, ai limiti dell’antico Borgo Teresiano. La sua è una vita tranquilla, apparentemente appagante, sia sul piano professionale che su quello privato. La sua compagna, una reporter, lavora in Francia. Simone, quando non è nel suo reparto, trascorre il tempo nel suo elegante appartamento. Suo padre, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, è morto da poco ma da tempo aveva interrotto ogni rapporto con lui, a causa di aspri dissidi.
Un giorno, di ritorno dal consueto allenamento settimanale di canottaggio, si imbatte in un incidente stradale. Simone si ferma per prestare soccorso alla vittima ma quando scopre sul petto dell’uomo un tatuaggio nazista, decide di abbandonarlo al suo destino. All’arrivo dei soccorsi, per lui non ci sarà più nulla da fare.
Nei giorni seguenti, Simone sarà travolto dai sensi di colpa, che lo porteranno a voler rintracciare la famiglia del neonazista. In un appartamento del cosiddetto “quadrilatero di Melara”, complesso residenziale popolare, vivono: la figlia maggiore Marica (Sara Serraiocco); il figlio adolescente Marcello (Luka Zunic), razzista come il padre; il figlio minore Paolo (Lorenzo Buonora).
Sarà proprio Marica a bussare alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.
Il film, come ha dichiarato lo stesso regista, prende spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Paderborn, in Germania. Un medico ebreo si è rifiutato di operare un uomo dopo aver visto il tatuaggio nazista che aveva sul braccio. “Non posso conciliare l’intervento chirurgico con la mia coscienza”, ha dichiarato il medico facendosi sostituire da un collega.
© RIPRODUZIONE RISERVATA