Come è nata Bohemian Rhapsody? La celebre canzone dei Queen, icona della musica e, più recentemente, titolo del film di Bryan Singer con Rami Malek nei panni dei Freddie Mercury.
Ricostruiamo, per chi non la conoscesse, la storia che si cela dietro questo immortale capolavoro.
Come è nata Bohemian Rhapsody: la storia
Il brano appartiene al 100% al leader dei Queen e, come spesso accade, è stato sottovalutato. Non dai Queen, ovviamente. Loro ci credettero fin dall’inizio. E non sbagliarono.
Questo brano è speciale, e tale specialità risiede nella sua struttura. Una struttura non lineare, bensì continuamente in evoluzione. Caratteristica ben riconoscibile fin dal primo ascolto, anche per i più profani. E nello stesso titolo: la parola “Rhapsody – Rapsodia” indica un componimento musicale vario.
I Queen volevano qualcosa di diverso, un brano che si differenziasse da tutto ciò che fino al quel momento era stato composto. Una volta terminata, “Bohemian Rhapsody” rispecchiava esattamente i loro desideri. Più canzoni nella stessa canzone. Un mix di stili.
Il testo è stato scritto quasi interamente da Freddie Mercury, su un elenco telefonico, nella sua casa di Kensington. Ci vollero ben sei settimane per comporre “Bohemian Rhapsody” e il pianoforte usato da Freddie Mercury fu lo stesso che utilizzò John Lennon per incidere “Hey Jude”.
In realtà, in quelle sei settimane nessuno sapeva bene dove avrebbe portato tutto quel lavoro, ad eccezione del suo creatore principale. Anzi, a dir la verità, lo stesso Mercury cambiò idea più volte, modificando e rimodificando le parole della canzone, appuntate sui fogli di un elenco telefonico. Fu tutto fuori dagli schemi, esattamente come la stessa “Bohemian Rhapsody”.
Come è nata Bohemian Rhapsody: l’atto finale e l’inizio di un mito
5 minuti e 56 secondi: è questa la durata precisa di “Bohemian Rhapsody”. Una durata eccessiva per John Reid, manager dei Queen, che pose il suo veto. Ma la band – fortunatamente, diciamo noi oggi – non si arrese. “Bohemian Rhapsody”, nella sua interezza, avrebbe lanciato l’album “A Night At The Opera”. Non un secondo di meno. Avevano fatto tanti compromessi – e sopportato molteplici bastoni fra le ruote – ma questa volta no, non avrebbero ceduto. Mercury convinse il suo amico dj Kenny Everett a passare la canzone su Capital FM, ininterrottamente per 48 ore. Il resto è storia.
Ecco come è nata Bohemian Rhapsody. Ecco come è nata un’icona della musica mondiale.
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