Black Panther cast d’eccezione: una composizione quasi esclusivamente black per un cinecomic fuori dagli schemi.
Uno degli aspetti più innovativi di Black Panther, il cinecomic Marvel uscito nelle sale italiane lo scorso 14 febbraio e già campione d’incassi, è rappresentato dalla composizione quasi esclusivamente black del suo cast. A partire dal regista Ryan Coogler, infatti, quasi l’intera troupe di Black Panther è composta da artisti afroamericani. Si tratta di un fatto del tutto inusuale per l’Universo Cinematografico Marvel.
Black Panther cast: giovane e brillante
Già regista di Prossima fermata Fruitvale Station (20hh13) e lo spin off di successo della celebre saga di Rocky, Creed – Nato per combattere (2015), Ryan Coogler dirige un cast giovane e brillante. Il protagonista Chadwick Boseman, aka T’Challa, aka Pantera Nera, si distingue per il talento e il carisma portato in scena.
Dopo la prima apparizione in Captain America: Civil War nei panni del letale Black Panther, Boseman ha conquistato un film tutto per sé. Black Panther è il primo supereroe nero nella storia dei supereroi. Come lui, anche antagonista e comprimari sono afroamericani: dal talentuoso Micheal B Jordan (già visto in Creed), all’affascinante Danai Gurira (The Walking Dead).
Nel cast anche l’attrice premio Oscar Lupita Nyong’o nei panni di Nakia, vecchia fiamma di T’Challa. La bella Lupita, keniota di nascita, è l’unico membro del cast effettivamente di origine africana. Un altro volto assai noto è quello del britannico Daniel Kaluuya, protagonista dell’apprezzato Scappa – Get Out. Il film, apprezzato dalla critica, ha portato a Kaluuya una candidatura alla scorsa edizione dei Golden Globes e ai Premi Oscar come miglior attore protagonista.
Il giovane attore veste qui i panni di W’Kabi, migliore amico di T’Challa e capo della difesa della linea di confine del Wakanda.
Un’indole politically correct per un cinecomic figlio del suo tempo
Lo spirito altamente politically correct del cast ben si combina con il ritratto curato e privo di facili stereotipi reso al Wakanda e alla sua cultura.
Non solo: le presenze femminili abbondano sia sullo schermo che dietro le quinte. È tutto al femminile, infatti, il corpo di guardia incaricato di proteggere la famiglia reale. Come vere e proprie amazzoni, le donne guerriere si battono sullo schermo con grande audacia. Prevalentemente femminile è anche la troupe del film, che può vantare la collaborazione di professioniste pluripremiate.
Dalla costumista due volte nominata agli Oscar Ruth Carter, alla production designer Hannah Beachler (Moonlight) e alla direttrice della fotografia Rachel Morrison (candidata agli Oscar per Mudbound).
Nel cast, anche Andy Serkis nei panni del trafficante d’armi e contrabbandiere Ulysses Klaue e Martin Freeman in quelli dell’agente della CIA Everett Ross. Serkis torna qui nel ruolo del villain Klaue dopo Avengers: Age of Ultron. Un piccolo cameo anche per Forest Whitaker nei panni dello sciamano Zuri, una figura che non può non evocare il leggendario Obi-Wan Kenobi di Star Wars.
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